Sovvenzioni nonché rete capillare di AED

Autore
Fabio Casertano
Stato
Storie di successo

Aggiungi un commento

Testo semplice

  • Nessun tag HTML consentito.
  • Linee e paragrafi vanno a capo automaticamente.
  • Indirizzi web ed indirizzi e-mail diventano automaticamente dei link.
Descrizione della richiesta

Gentili signore e signori,

dall’introduzione di una rete capillare di First Responder 1 e di defibrillatori esterni automatici (AED), nonché del sovvenzionamento dei corsi di rianimazione e relativa implementazione nelle lezioni scolastiche nel Canton Ticino, è stato possibile aumentare di oltre il 60 % le chance di sopravvivenza. Si tratta di una percentuale enorme!

L’esempio del Canton Ticino mostra come sia possibile aumentare le probabilità di sopravvivenza attraverso una formazione e sensibilizzazione adeguata, nonché una sufficiente disponibilità di AED. Anche altri Cantoni hanno riconosciuto questo fatto. Nel frattempo, diversi Cantoni conducono anche sistemi First Responder, grazie ai quali si allertano primi soccorritori civili per intervenire durante il lasso di tempo che precede l’arrivo dell’ambulanza. Anche il mio Cantone di residenza, Basilea Città, conduce un tale sistema, in stretta collaborazione con il Cantone Basilea Campagna. Attraverso questi sistemi si spera di aumentare le probabilità di sopravvivenza, in quanto i primi minuti dopo un arresto cardiocircolatorio possono essere decisivi. Per ogni 10 minuti trascorsi senza ossigeno si perde il 10 % di probabilità di sopravvivere (regola generale). È dunque facile calcolare come si presenta la situazione quando l’ambulanza impiega più tempo.

Ed è proprio su questo aspetto che si basa la mia idea. Attraverso una rete capillare di AED, ben segnalati e riportati su una cartina disponibile in internet, il sovvenzionamento di corsi di rianimazione per la popolazione, l’introduzione nel programma scolastico e la sensibilizzazione è possibile aumentare le chance di sopravvivenza in Svizzera. Questa probabilità di comprende anche la dimissione dall’ospedale senza danni conseguenti. Se si riesce dunque a riconoscere per tempo (o addirittura impedire) un arresto cardiocircolatorio, adottando subito misure di emergenza salvavita, è ipotizzabile che questo permetta anche di diminuire i costi sanitari. Infatti, un paziente che può essere dimesso prima e senza danni conseguenti causa ovviamente meno costi sanitari rispetto a chi riporta danni causati dall’intervento tardivo.

Swissreca, il registro per «Out of Hospital Cardiac Arrest» (arresto cardiaco extra-ospedaliero), dal 2019 al 2021 ha raccolto per la prima volta dati sulle rianimazioni, probabilità di sopravvivenza e danni conseguenti, presentandoli nel proprio rapporto annuale, un rapporto completo che mostra come gli interventi tempestivi e adeguati siano in grado di aumentare significativamente tali possibilità. A mio avviso le discussioni talvolta troppo lente condotte nei parlamenti cantonali su questo tema non sono sufficienti. Bisogna fare un passo avanti. La popolazione invecchia costantemente, il rischio di incorrere in un arresto cardiocircolatorio aumenta con l’età e il sistema sanitario è già sovraccaricato.

Per questo chiedo quando segue:

  • Rete capillare di AED, riportati nell’app First Responder nonché su Defikarte.ch, nonché opportuna segnalazione.
  • Sovvenzionamento dei corsi di rianimazione per la popolazione (i corsi di primo soccorso devono essere alla portata di tutti!).
  • Sviluppo e promozione di sistemi First Responder.
  • Campagne pubbliche di sensibilizzazione (pubblicità, ecc.)
  • Ulteriore rilevazione di dati per il futuro.

Tutti sono essenzialemente consapevoli che una cosa del genere può capitare a tutti, tuttavia si tende a non pensarci finché non si è direttamente coinvolti o lo è una perosna vicina. E l’efficacia di un’azione tempestiva nel riconoscere la situazione e intervenire con un messaggio cardiaco e AED è dimostrato anche da quanto avvenuto alla consigliera nazionale Bea Heim del PS, che nel 2006 ebbe un arresto cardiaco in Parlamento.

Mi piacerebbe avvicinare la gente alla tematica «Chiunque può salvare vite», per questo sarei molto lieto se la mia idea trovi riscontro.

Grazie e cordiali saluti da Basilea

Fabio Casertano

1. I First Responder sono persone che possono venir allertate via app o cercapersone dalla centrale di soccorso. Si tratta di persone formate in materia di misure di rianimazione, il loro obiettivo è pertanto quello di intervenire già in attesa dell’arrivo dei soccorsi. I First Responder sono gestiti in modo decentrale e in modo diverso da Cantone a Cantone.

https://www.stiftung-ersthelfer.ch/

2. Rapporto annuale Swissreca, https://www.first-responder.ch/news/swissreca-2019-2021/

Immagine allegata: esempio di segnaletica di AED a Vienna, scattata a gennaio 2023.

Timeline

22.05.23

Proposta inoltrata.

Dieses Anliegen wurde von Sarah Wyss (SP) ausgewählt.

Fabio und Sarah haben sich im Rahmen eines bilateralen Treffens kennengelernt. Gemeinsam haben sie verschiedene Möglichkeiten besprochen, wie das Anliegen umgesetzt werden kann.

Sie haben gemeinsam entschieden ein Postulat zu machen, denn es braucht eine gute Koordination. Dass das Bundesamt für Bevölkerungsschutz sollte diese Koordination übernehmen.

Sarah Wyss hat im Parlament eine Interpellation eingereicht.

Der Bundesrat hat die Interpellation beantwortet.