Freno al cambiamento climatico

Autore
Aneschka Berchtold
Stato
in attuazione
PolitikerInnen

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Descrizione della richiesta

Il freno al cambiamento climatico dovrebbe funzionare in modo analogo al freno all’indebitamento. Il freno al cambiamento climatico pretende che venga effettuata un’analisi dell’impatto ambientale di ogni oggetto parlamentare stabilito all’interno di Palazzo federale. Se un nuovo oggetto parlamentare infrange l’Accordo di Parigi – o meglio, se impedisce il mantenimento dell’accordo sul clima – esso potrebbe essere promulgato unicamente in casi eccezionali. Sono convinta che un freno al cambiamento climatico come quello appena descritto sarebbe molto efficacie, dato che andrebbe a toccare tutti i settori della politica e darebbe più peso al cambiamento climatico.

 

Motivazione

Quasi 20 anni fa è stato introdotto in Svizzera il freno all’indebitamento, che da allora ha sempre funzionato molto bene. Il cambiamento climatico è una delle sfide più grandi che la mia generazione e la politica odierna devono affrontare. Se non facciamo qualcosa ADESSO, presto sarà troppo tardi. Ed è proprio da questa considerazione che è nata la mia idea. Il freno al cambiamento climatico aiuterebbe la Svizzera a rispettare l’Accordo di Parigi per il clima. Al momento, il nostro paese è lontano dal raggiungimento dei traguardi posti, dato che abbiamo il terzo livello più alto di emissioni di CO2 pro capite dell’Europa. A livello mondiale, la Svizzera si trova al quattordicesimo posto dei paesi con il livello di emissioni di CO2 pro capite più alto. Noi, come popolazione svizzera, rappresentiamo unicamente l‘1 per mille della popolazione mondiale. Tuttavia, siamo responsabili dell’1% delle emissioni di CO2 mondiali!!! Non possiamo andare avanti così se abbiamo a cuore il nostro futuro. Sono convinta che il freno al cambiamento climatico rappresenterebbe un’importante passo nella giusta direzione.

Timeline

05.10.20

Proposta inoltrata.

Das Anliegen wird von Franziska Ryser (Grüne) ausgewählt.

Aneschka und Franziska treffen sich zum Austausch. Sie beschliessen in der Herbstsession ein Postulat zum Anliegen einzubringen. Franziska merkt an, dass der parlamentarische Weg oft länger geht und schlägt vor, gleichzeitig auch die Medien und die Öffentlichkeit auf die Idee der Klimawandelbremse aufmerksam zu machen. 

Aneschka stellt das Anliegen den Jugendparlamente und beim Klimastreik vor und schaut, wer die Idee unterstützen würde. Franziska fragt bei den Grünen nach, wie sie zur Idee stehen. 

Bei einem weiteren Treffen zwischen Aneschka und Franziska wird das Postulat finalisiert und über das weitere Vorgehen entschieden.

Franziska Ryser reicht im Nationalrat das Postulat "Klimabremse. Ein Pendant zur Schuldenbremse für die Klimapolitik" ein. 

Das Postulat und die Stellungnahme des Bundesrates sind hier zu finden. Das eingereichte Postulat wurde noch nicht im Nationalrat behandelt.